Molti operatori del settore marketing già sapranno che a metà novembre Google ha lanciato un nuovo core update, terminato a fine mese.
Ma cosa cambia per l’ottimizzazione SEO? E quale impatto ha avuto per il momento sulle SERP?
Scopriamolo insieme in questo articolo, basandoci su quanto riportato da Search Engine Journal e Search Engine Land.
Arriva un aggiornamento utile in casa Google, del quale beneficeranno sia gli utenti che gli specialisti della SEO. Da qualche giorno, Big G ha aggiunto un nuovo elemento in corrispondenza di ogni risultato di ricerca: si chiama “Informazioni su questo risultato” e fornirà un contesto maggiore a ciascun contenuto.
Google ha deciso di compiere un passo fermo e deciso verso l’intelligenza artificiale. Lo farà con Mum –acronimo di Multitask Unified Model– il nuovo algoritmo che vedrà la luce nel prossimo periodo.
Un nuovo “record” è stato registrato a giugno negli Stati Uniti: più del 50.33% di ricerche effettuate su Google sono state “no-click”, secondo quanto emerge da un’analisi dei dati clickstream effettuata in territorio americano da Jumpshot, un’importante società americana di raccolta ed elaborazione dati online.
Non molto tempo fa, Google ha raggiunto un altro traguardo importante: come abbiamo spiegato dettagliatamente in un nostro articolo, il motore di ricerca più usato al mondo è diventato anche il primo sito per la raccolta di review.
L’ultima novità in casa Google è appena stata lanciata: come riportato da Skift, la scorsa settimana è stato pubblicato un sito web in versione desktop per Google Travel.
I risultati di ricerca di Google sono in continuo mutamento. Anche il 2016 comincia all’insegna di una novità che interesserà tutti gli inserzionisti, ma soprattutto chi lavora nei settori altamente competitivi come l’ospitalità.
Google elimina tutti gli annunci a pagamento dalla parte destra dei risultati desktop, rendendo le prime posizioni sempre più ambite e costose.
Nome: RankBrain. Segni particolari: intelligentissimo. Per l’esattezza RankBrain è il nuovo sistema di intelligenza artificiale già all’opera su Google per interpretare buona parte delle ricerche più complesse digitate dagli utenti sul motore di ricerca.
Una novità destinata ad incidere fortemente sui risultati di ricerca di Google, tanto che a Mountain View hanno dichiarato che RankBrain è già “il terzo segnale più importante che contribuisce ai risultati di una ricerca”. Che cosa cambierà? Per l’hotel si profila una SEO fatta sempre più di buoni contenuti.
Ho le mie osservazioni al riguardo. Le tendenze secondo me sono le seguenti: 1. Aumenta la quantità di contenuti video…
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