Nel mare magnum delle attuali strategie di hotel marketing – tra OTA, campagne su metasearch, gestione delle recensioni, Google Hotel Ads e Google Travel, solo per citarne alcune – si può rischiare di perdere di vista il potenziale dei social network.
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Quali sono i contenuti più apprezzati dal tuo pubblico? Quali sono le tematiche che generano più interazione?
È inutile girarci attorno: nessun hotel può prescindere da una strategia di digital marketing multicanale coerente e coesa per rimanere competitivo, differenziandosi dalle tante strutture nella stessa destinazione o in destinazioni similari.
Le grandi catene hanno il vantaggio di poter contare su una solida brand awareness, su programmi di fidelizzazione attraenti e sull’enorme potere di negoziazione che rende il loro ingresso in nuovi canali distributivi meno oneroso; quale portale non vorrebbe i migliori prezzi degli hotel Hilton e Hyatt, per esempio?
Molti hotel hanno un pagina fan su Facebook (anche se talvolta non sanno come usarla), altri hanno avuto il coraggio di aprire un account su Twitter o addirittura su Pinterest. Ma il tempo e le risorse a disposizione sono poche.
Per capire su cosa vale davvero la pena investire diamo un’occhiata ai trend internazionali fotografati dall’ultimo “Social Media Marketing Industry Report – Come i Social Media Marketer stanno usando i social media per far crescere il loro business”.
“Nella prima fase [ndr. dei social network] i brand con cecità selettiva hanno puntato soltanto a primeggiare sulla quantità, un’ubriacatura inutile a cui si deve porre fine. Per massimizzare l’investimento di tempo e risorse si devono innescare delle dinamiche di coinvolgimento attivo per trasformare ogni fan in un promotore volontario del brand, un ambasciatore dei suoi valori.”
Cito volentieri Antonio Pintacuda, della redazione di MyMarketing.net, perché il suo pensiero riassume perfettamente un concetto fondamentale che sosteniamo fin dagli albori del social media marketing: la quantità di fan non è un indice di successo, è solo un primo step verso quello che è il vero obiettivo di ogni brand socialmente attivo. Coinvolgere, creare buzz, e in ultimo, acquistare nuovi clienti.
Sono giorni questi, in cui la casella di posta viene letteralmente colmata da ogni tipo di consiglio e indicazione sul da farsi per l’anno nuovo, dunque abbiamo pensato fosse importante dare un piccolo contributo per aiutare chi si occupa di ospitalità a iniziare il 2012 col piede giusto.
L’anno scorso vi abbiamo posto 23 domande per fare un bilancio delle vostre attività e capire che cosa ancora doveva essere fatto. Quest’anno vi proponiamo una brevissima to-do-list condensata in 6 punti salienti – 6 conditio sine qua non per l’albergatore di oggi, corredate dagli articoli 2011 più seguiti su Booking Blog che, se ancora non avete letto, farete bene a collocare quanto prima in cima all’elenco delle letture utili da intraprendere.
Quante volte ho sentito dire frasi del tipo “I social network per gli hotel non funzionano. Sono complicati, ci vuole tempo, ci vogliono persone adatte. Non vale la pena investirci.”
Proprio perché noi invece crediamo fermamente nell’utilità e nel valore dei social network per le strutture ricettive, siamo sempre a caccia di case study interessanti che vi permettano di capire in modo pratico come far funzionare Facebook e Twitter anche per il vostro hotel.
Quanti di voi su Facebook e Twitter non si limitano a diffondere idee e informazioni ma intavolano una reale conversazione con i propri follower? Quanti di voi osservano ciò che viene postato sulla bacheca dei propri “likers” ed intervengono, rispondono, conversano?
In un white paper diffuso dalla web agency statunitense 360i dal titolo “Twitter & the Consumer: Marketer dynamic”, condotto su circa 2.000 tweet pubblicati tra ottobre 2009 e marzo 2010, il risultato che più colpisce è la discrepanza tra il comportamento degli utenti e quello delle aziende.
Robert Cialdini, massimo esperto e studioso di strumenti di persuasione, diceva che “Scrivere è credere”. Ciò vuol dire che ogni volta che un utente entra in contatto con voi, scrive sul vostro blog, la vostra pagina Facebook o si iscrive alla vostra newsletter, in qualche modo rimane coinvolto con voi e quello che gli offrite. Ogni volta è un passo più vicino ad accettare una vostra proposta.
Che i social media siano un canale di promozione in questo momento privilegiato per qualsiasi azienda è ormai chiaro: i social media, massima espressione del carattere compartecipato e condiviso del Web 2.0, sono un luogo privilegiato dove hotel e aziende hanno la possibilità di entrare in contatto diretto con i propri clienti ed incontrarne di nuovi.
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