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QNT Hospitality - Soluzioni web per il turismo
 
Saturday 07 December 2024

In USA la Rate Parity resta legale: OTA e catene alberghiere vincono la causa

leggi l’articolo completo...Dopo mesi di fiato sospeso in attesa di un responso sulle tante cause intentate contro rate parity e affini a livello internazionale, un verdetto è stato emesso.

È il tribunale di Dallas a pronunciarsi, dichiarando che non c’è evidenza che OTA e catene alberghiere utilizzino la Rate Parity come cartello per fissare i prezzi e limitare la competizione. Dunque per il momento la Parity non è illegale.

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Germania: le clausole di best rate hanno i giorni contati?

leggi l’articolo completo...Dunque, dove eravamo rimasti? Eravamo in Francia, dove nel luglio scorso l’UMIH (Unione dei Mestieri e dell’Industria dell’Hotellerie) ha accusato Expedia, HRS e Booking di price fixing e di contratti che rasentano l’estorsione nei confronti degli albergatori.

Venerdì 20 dicembre le clausole imposte dalle OTA per poter garantire sempre la Best Rate Guaranteed sono state dichiarate illegali in Germania, dove l’antitrust ha mosso accuse precise a HRS, promettendo di fare lo stesso con Expedia e Priceline.

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“Ma quale miglior tariffa garantita?” – Gli utenti fanno causa alla Rate Parity

leggi l’articolo completo...Tutti siamo a conoscenza delle regole vigenti da anni nel settore alberghiero sulla Parità Tariffaria. Tutti la consideriamo una pratica comune, ordinaria, praticamente scontata. Ma nelle ultime settimane si sono moltiplicate le azioni legali contro questa clausola.

Prima è stato l’Antitrust inglese ad accusare OTA e Hotel di “Price Fixing”, ovvero di imposizione illegale delle tariffe. Oggi sono gli utenti americani a citare in tribunale gli operatori del settore: la “miglior tariffa disponibile” sarebbe solo uno specchietto per le allodole, perché la parità tariffaria obbliga tutti i rivenditori a mantenere dovunque lo stesso prezzo, rendendo di fatto un’utopia trovare un vero “deal”.

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Rate Parity illegale? La Gran Bretagna accusa Expedia, Booking.com e IHG di aver fatto “cartello”

leggi l’articolo completo...L’Office of Fair Trading (OFT) inglese, in data 31 luglio, ha ufficialmente emesso uno “Statement of Objections”, una comunicazione ufficiale riguardo a una presunta infrazione del Competition Act del 1998 (ovvero la legge di Libera Concorrenza) contro Expedia Inc., Booking.com e la catena alberghiera IHG.

Tale dichiarazione “sostiene che Booking.com ed Expedia abbiano entrambe concluso accordi separati con IHG che limitano la capacità delle agenzie di viaggi online di scontare la tariffa della sistemazione in albergo.”

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Expedia contravviene alla Parity: offre sconti di 20 € senza interpellare gli hotel

leggi l’articolo completo...Forse in questo momento Expedia sta vendendo le vostre camere a 20,00 € in meno rispetto alla vostra miglior tariffa garantita. No, non si tratta di uno scherzo, ma di quello che sta accadendo in questo preciso istante su Expedia.it.

Provate ad accedere al portale e a fare una ricerca qualsiasi e vedrete che, sotto al nome dell’hotel – oltre ben in vista in vari spazi del sito – compare la scritta “20 EURO DI SCONTO con il codice: MEGAESTATE20H!”. Il tutto alla completa insaputa degli albergatori.

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Rate Parity: questa sconosciuta…

leggi l’articolo completo...Mantenere la Rate Parity crea fiducia e affidabilità nell’immaginario dei clienti dell’hotel. La Parity aiuta la disintermediazione. La Parity non è un cappio al collo ma la sola possibilità di creare una solida strategia di vendita online.

Abbiamo versato fiumi di inchiostro per spiegare l’importanza della parità tariffaria, e quelle sopra citate sono tutte affermazioni che reputo vere ed avallate da altrettanti albergatori. Eppure se date un’occhiata a quello che accade a livello internazionale –  e anche nel nostro Paese –  riguardo alle tariffe dell’hotel, restereste molto sorpresi e forse anche delusi.

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Rate parity o Price Fixing? La Parity accusata di limitare la libera concorrenza

leggi l’articolo completo...Skoosh.com è un piccolo portale turistico low cost inglese. Il suo fondatore, Dorian Harris è diventato famoso tra gli operatori del settore alberghiero perché da quasi un anno porta avanti una causa contro le maggiori OTA e contro la parity rate. In seguito alle sue proteste pubbliche, l’Agenzia inglese Office of Fair Trading ha intrapreso un’inchiesta riguardante la presunta diffusione di prezzi prestabiliti nella vendita online di camere di hotel. “Forse che le grandi catene alberghiere e le principali agenzie di viaggi online si stanno mettendo d’accordo per decidere i prezzi e farti pagare più di quello che dovresti?”, dichiara la BBC.

Ne parla in questo guest-post Riccardo Cocco, revenue manager e consulente in ambito alberghiero:

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Disparity Rate: danni all’immagine e ai profitti

leggi l’articolo completo...Sono quasi 8.000 gli hotel italiani presi in analisi da Trivago che per la maggior parte non mantengono la Parity Rate, cioè non mostrano ai clienti tariffe univoche su tutti i canali di vendita, (sia on-line che off-line), per la stessa camera e per le stesse date di prenotazione.

Secondo il recente tHDPI (trivago Hotel Disparity Price Index), condotto dal comparatore di prezzi del sito di recensioni relativamente al periodo Settembre-ottobre 2010, ci sarebbe in media un’oscillazione di prezzo del 13% nelle tariffe nazionali, percentuale che va aumentando nelle città meta dei maggiori flussi turistici, ad esempio Pisa (33%) e Milano (32%). Gli hotel a 4 e 5 stelle detengono il primato della “disparity rate” (dal 13% al 21%).

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