Vacanze 2022, l’estate degli albergatori fra ripresa e grattacapi

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Arriva anche il report prodotto dall’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio a certificare un’estate positiva per il comparto del turismo. Rispetto agli ultimi due anni, aumentano tassi di occupazione e guadagni. A frenare però l’entusiasmo ritrovato degli albergatori, ci sono le pesanti conseguenze dell’inflazione.

Cerchiamo di interpretare i dati del report per capire insieme l’andamento del mercato, con particolare interesse per il turismo straniero, così importante per tutto il settore.

 

Estate, finora il bilancio è positivo

 

A giugno le camere vendute hanno registrato +26% rispetto a giugno 2021: parola di Isnart e Unioncamere, delegate dalla Camera di Commercio all’elaborazione del rapporto. L’indagine, ripresa da Il Sole 24 Ore, racconta di un tasso di occupazione delle strutture ricettive al 50%, lo stesso registrato a giugno 2019.

C’è dunque fiducia lungo tutta la filiera dell’ospitalità sul buon andamento della stagione estiva. Lo hanno confermato direttamente i titolari d’impresa coinvolti nel panel del report, intervistati nel periodo tra il 15 e il 30 giugno.

Per il periodo fra luglio e settembre, hanno infatti dichiarato di aspettarsi un assorbimento dell’offerta pari al 48% delle camere ancora disponibili, laddove il mese di agosto conta il 62% delle prenotazioni già effettuate (contro il 33% di agosto 2021). Se le attese dei professionisti del settore per le prossime settimane saranno confermate, il tasso di occupazione raddoppierà rispetto a quello dell’anno scorso.

 

Un’estate fra mare, montagna e città d’arte

 

Le località marittime attirano –da sempre- l’interesse degli italiani in estate. Le strutture ricettive sulle coste italiane registrano il numero di prenotazioni più elevate ad agosto: 71.2%.

Segue la montagna, dove ad agosto le camere prenotate sono già il 61.9% (e a luglio il 51.7%).

Buone notizie anche per le città d’arte, durante la pandemia fra le destinazioni più penalizzate dall’assenza del turismo straniero. A luglio registrano un’occupazione del 54.5%, ad agosto del 45.7%; ad agosto 2021, l’occupazione si era fermata al 18%.

 

Il contributo del turismo straniero

 

Se è vero che alcuni italiani hanno deciso di trascorrere all’estero le vacanze estive, è altrettanto vero che –eccezion fatta per i russi- dall’estero hanno ripreso a viaggiare in Italia.

Il 40% degli intervistati è convinto che il turismo straniero totalizzerà più arrivi in Italia rispetto agli ultimi due anni.

In Europa, i più entusiasti di arrivare nel Belpaese sono i tedeschi, che hanno incrementato le loro presenze di un terzo rispetto al 2021. Confermano i flussi in entrata i turisti di Svizzera, Francia, Austria, Paesi Bassi e Regno Unito.

Sono preziose informazioni per orientare le proprie strategie di marketing, specialmente per tutte quelle realtà per le quali l’apporto dei viaggiatori stranieri è fondamentale. Da offerte speciali da promuovere in un determinato territorio a esperienze pensate ad hoc per soddisfare i desideri dei turisti: quanto è competitivo il vostro hotel? Costruire una proposta su misura per il proprio target può fare la differenza nel convincere o meno i potenziali clienti a soggiornare da voi.

 

Non è tutto oro quel che luccica: il peso dell’inflazione

 

Ben vengano le buone notizie, anche se purtroppo è necessario fare i conti anche con l’inflazione galoppante. Quest’ultima pesa negativamente nella gestione d’impresa e attanaglia due terzi degli albergatori intervistati con un dubbio: come definire il prezzo dei servizi offerti a fronte dei rincari nelle spese?

Può forse sorprendere la risposta che in molti hanno dato. Solo il 36% delle strutture ha infatti aumentato le proprie tariffe.

Nonostante le prospettive rosee dell’estate, il 41% degli operatori teme di chiudere il bilancio dell’attività in perdita. Questa consapevolezza cambia al variare delle zone interrogate, laddove appare più diffusa fra gli alberghi che operano nei pressi dei laghi o vicino ad impianti termali.

E il mondo extra alberghiero? A maggio Airbnb ha dichiarato che le struttura sulla piattaforma hanno 11 milioni di notti prenotate nel periodo compreso fra giugno e agosto. Sono 3.5 milioni in più (+32%) rispetto allo stesso periodo del 2021, per un trend decisamente positivo.