Quanto fa bene il Web Marketing alla Brand Reputation?

leggi l’articolo completo...In questi giorni ho avuto modo di leggere un articolo sul blog ufficiale di una struttura che affitta appartamenti ad Amsterdam, Htel Serviced Apartment, per condividere con i clienti la soddisfazione per aver raggiunto la posizione n.1 nella categoria “Altre sistemazioni” di TripAdvisor. La struttura in realtà pur essendo prima, ha soltanto 24 recensioni (21 eccellente – 3 molto buono), a fronte delle 59 della seconda struttura classificata (50 eccellente, 8 molto buono e 1 scarso), ma non è questo il punto che intendo approfondire.

L’aspetto interessante della questione è che in questo pezzo si riconosce l’importanza di investire nelle attività di web marketing, social media marketing e disintermediazione, come fattori fondamentali per ottenere un’ottima brand reputation.

Certo, la brand reputation viene prima di tutto dal servizio, dalla capacità di ascoltare e soddisfare i clienti quando si trovano in hotel, ma senz’altro anche dalla capacità di mettersi in contatto con loro on-line, di parlare con loro e capire le loro esigenze in Rete, seguendoli passo dopo passo nel processo di prenotazione.

I clienti sono sempre stati la prima priorità per l’Htel Serviced Apartments – esordisce Ingmar Sloothaak, general manager della struttura – non abbiamo mai perso di vista questo aspetto. Ma il mondo on-line è tutta un’altra storia. Avendo lavorato nel settore alberghiero per tutta la vita, sapevo con quanta forza i clienti stavano spostando la ricerca e la prenotazione dall’off-line all’on-line. Comunque ricordo bene come l’anno scorso, all’inizio del 2010, all’Htel avessimo perso la cognizione di dove si trovassero i nostri clienti on-line.”

Andare dove si trova il cliente

Qui sta il punto: è ovvio che il cliente si trovi prima di tutto in hotel, al front desk, in camera, al check-in e al check-out e questo obbliga l’hotel a porre prima di tutto una profonda attenzione nel modo con cui si interagisce con l’ospite faccia a faccia, dal vero.

Ma prima e dopo il soggiorno, il cliente si trova on-line, si trova sui social network, sui motori di ricerca, sui siti di recensioni, e solo trovandosi virtualmente dove si trova lui, si potrà ambire a creare una sorta di “continuum”, un rapporto continuativo che va dal prima, al durante, al dopo, che ci permette di gettare le basi di un buon soggiorno e magari di una solida fidelizzazione.

Investire sul sito e sul marketing online

Che cosa fare dunque per riprendere i contatti con la clientela on-line? Per prima cosa, l’Htel ha osservato attentamente che cosa stavano facendo i competitor.

Per prima cosa dovevamo raggiungere i nostri competitor. La nostra attività online non stava evolvendo come doveva, dal momento che non eravamo coinvolti in nessuna attività sui Social Media. Avevamo poco traffico sul sito e non generavamo alcuna revenue online. E’ in quel momento che abbiamo deciso di fare il salto di qualità e investire seriamente, a lungo termine, sul nostro sito, il web marketing e il social media marketing.”

Dunque la prima cosa che è stata fatta è stato realizzare un nuovo sito e avviare l’ottimizzazione sui motori di ricerca “La transizione non è mai rapida. Non costruisci un buon sito in una notte, il SEO non è un’attività che dà risultati in 5 giorni. E l’industria alberghiera in generale sta ancora percorrendo una strada di crescita soprattutto in relazione ai social media.”

TripAdvisor, acceleratore sociale

La prima riprova che gli investimenti fatti hanno portato i loro frutti, è il miglior posizionamento ottenuto dall’hotel proprio su TripAdvisor, che a sua volta ha generato un incremento delle recensioni e ha dato maggior visibilità all’hotel: “TripAdvisor ha dimostrato di essere fondamentale per noi. TripAdvisor non è solo un sito di viaggi con milioni visitatori unici ogni mese, è un po’ come un acceleratore sociale. Più recensioni, più clienti, più risposte da parte nostra, migliori recensioni, più e più clienti.

In secondo luogo, la struttura ha sperimentato una forte crescita delle prenotazioni on-line sul sito ufficiale e di conseguenza delle revenue, dal momento che il canale diretto è anche quello meno dispendioso. Molti clienti si sono congratulati con Htel per i miglioramenti ottenuti sul sito e per l’attività svolta in rete.

Oltre al sito infatti, Htel Apartments ha creato una pagina Twitter e un profilo Facebook fortemente personalizzato. È stata inserita una custom welcome tab, una pagina dedicata ai video su YouTube, e una pagina recensioni, con la possibilità di inserire direttamente commenti su TripAdvisor.

Per ora i contatti sono solo 335, ma l’iniziativa sembra promettere bene:

La nuova strategia ha avuto la sua ripercussione anche off-line portando nuove prenotazioni e almeno una cinquantina di richieste alla settimana.

La struttura non ha investito più del solito nel marketing, ha semplicemente spostato parte del budget dall’off-line all’on-line, ottenendo una riduzione dei costi del 35% e risultati di gran lunga migliori di quelli ottenuti negli anni precedenti.

Quindi sì, la brand reputation non è un fattore scindibile da una buona attività di web marketing: un buon servizio al cliente non significa solo soddisfare le aspettative direttamente in hotel, ma anche saper curare e incentivare le relazioni in Rete.

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