Decreto “agosto”, in arrivo nuove risorse per il turismo

leggi l’articolo completo...Turismo e cultura sono oggetto di un nuovo decreto varato dal Governo, atto a sostenere due settori fra i più in difficoltà a causa della pandemia Covid-19. Il cosiddetto decreto “agosto” metterà a disposizione risorse per oltre 3 miliardi di Euro.

Come potrà beneficiarne l’industria del turismo? Saranno sufficienti a dare man forte ad un settore così colpito?

 

Cosa prevede il decreto agosto

Molte sono le indicazioni contenute all’interno del decreto legge. Fra le misure che hanno catturato più l’attenzione, ci sono senza dubbio gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni. Nello specifico, è prevista una decontribuzione del 100% dei costi del personale, la cui durata varia in base alla specifica situazione del lavoratore: 6 mesi di decontribuzione per chi viene assunto a tempo indeterminato, 3 per coloro che sono assunti a tempo determinato o stagionale, 4 per chi rientra in servizio dalla cassa integrazione. Quest’ultima, viene estesa per 18 settimane, fino al 31 dicembre. Il Governo, nell’ambito dei provvedimenti relativi alla tutela della forza lavoro, ha previsto un bonus di 1000 euro per i lavoratori autonomi e stagionali del turismo. Vengono sospese le rate dei mutui fino al 31 marzo 2021. Contestualmente, viene sospesa la seconda rata Imu del 2020 per gli immobili di strutture ricettive, fiere, congressi, stabilimenti balneari e termali. Il credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive è stato elevato al 65%, rifinanziato con 180 milioni ed allargato anche alle imprese che operano all’aperto come agriturismi e campeggi. Altre misure riguardano i contributi a fondo perduto per le attività commerciali nelle città d’arte, le concessioni balneari e le imprese di pubblico esercizio.

 

Le reazioni delle parti interessate

 

Grande soddisfazione è stata espressa dal Ministro per i beni e le attività culturali e del turismo Dario Franceschini, secondo il quale “l’intervento è imponente, a favore di due settori che rendono l’Italia unica e invidiata in tutto il mondo”. Dal mondo delle associazioni di categoria, la reazione è quasi unanime: ben vengano le misure del Governo, anche se non sono considerate sufficienti per rilanciare tutto il comparto. Secondo Federalberghi infatti, restano dei “problemi importanti da affrontare“, con più risorse da allocare per le città nelle quali la presenza del turismo straniero è quasi ridotta allo zero. Anche per l’associazione dei tour operator, Astoi Confindustria Viaggi, quanto fatto non basta: solo per il turismo organizzato, servirebbero 750 milioni di Euro. Dello stesso avviso sono anche Assoturismo e Federturismo. In particolare, quest’ultima realtà lamenta che l’applicazione degli sgravi contributivi previsti per l’assunzione dei lavoratori stagionali –dal momento dell’entrata in vigore del decreto e valida fino al 31 dicembre- è destinata a tagliare fuori tutte le strutture che operano su base stagionale in località marittime. Pienamente soddisfatti dell’operato si dichiarano i rappresentanti sia del sindacato balneari (Sib), sia di Federbalneari.

 

Lo sforzo del Governo dovrà fare i conti anche con un possibile stop alla ripresa del turismo dovuto all’aumentare dei casi di Covid-19, come ha puntualizzato il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, il quale ha inoltre ribadito che la situazione del turismo italiano rimane alquanto preoccupante.