La digitalizzazione dei Paesi APAC e la diffusione di App di viaggio

Un recente studio condotto da Google ha evidenziato che nell’area Asia – Pacifico, conosciuta anche con la sigla APAC, si sta verificando una vera e propria digitalizzazione del settore travel.

Infatti, una media del 58% dei viaggiatori sembra essersi convertito all’utilizzo di specifiche App multifunzione, specialmente durante questo periodo in cui la maggior parte dei vacanzieri preferisce organizzare il proprio viaggio in modalità “contactless”.

La pandemia di Covid-19 sembra aver dato un’accelerata generalizzata all’uso delle App di viaggio, con un incremento sorprendente anche in mercati tradizionalmente desktop-first come Australia, Giappone e Corea del Sud, dove si è registrato un aumento addirittura del 10-12%.

Stando a quanto riporta Google, gli intervistati hanno dichiarato che le App di viaggio sono pratiche, facili e intuitive, e molto spesso presentano offerte migliori e promozioni ad hoc. Con la pandemia, poi, sono andate praticamente a sostituire il contatto con le agenzie di viaggio e con gli hotel al momento del check-in.

Inoltre, bisogna considerare che negli ultimi 18 mesi le prestazioni e le funzionalità delle App sono migliorate, con l’integrazione di importanti dettagli di viaggio come lo stato delle vaccinazioni o le informazioni sul passaporto. Quindi il viaggiatore ha l’opportunità di gestire l’intera travel journey da un singolo strumento.

 

Brand loyalty e advocacy come elementi chiave

 

Dal report di Google emerge che circa l’83% dei vacanzieri ha installato sul proprio telefono un’App di viaggio appartenente a uno specifico brand. Di questi, il 61% dichiara di averla utilizzata almeno una volta e solo il 36% ne fa un uso regolare.

Cosa spinge quindi i viaggiatori asiatici e dell’area del Pacifico ad interagire con un’App? Il 23% degli intervistati rivela di aspettarsi maggiori sconti e promozioni.

Secondo Wilfred Fan, Chief Commercial Officer di Klook (nota agenzia di viaggio online asiatica) le persone, soprattutto i Millennial, hanno bisogno di un incentivo che le spinga all’utilizzo dell’App. Per esempio, una strategia vincente potrebbe essere mostrare loro in primo piano le offerte speciali del momento. Fan ha infatti affermato che: “L’uso delle App da parte dei Millennial è un po’ più spontaneo, e molto spesso, si ha bisogno di mettere qualcosa in evidenza nella schermata principale affinché venga notato“.

In generale, quindi, una prima esperienza positiva e un uso continuato sono due fattori che hanno il più alto impatto sulla fedeltà e l’advocacy verso un determinato brand.

 

 

Una sola App multifunzione è la soluzione preferita

 

Quando si tratta di scaricare e utilizzare un’App, il 67% dei viaggiatori preferisce una singola applicazione con più funzioni piuttosto che varie monouso.

Le principali attività che gli utenti svolgono quando si interfacciando con le App travel sono:

  • confronto di prezzi
  • prenotazioni
  • ricerca di sconti
  • consultazione delle foto della destinazione

Con il diffondersi di questi strumenti, emergono anche nuove tendenze e nuovi comportamenti. Le persone ora vogliono poter visualizzare video tour di camere d’albergo, partecipare a esperienze virtuali e guardare stream dal vivo di attività come passeggiate alla scoperta della destinazione di viaggio scelta. Inoltre, la pandemia ha fatto emergere la necessità di avere sistemi flessibili di gestione delle prenotazioni e conoscenza in tempo reale delle informazioni relative al Covid. Ecco che, in questo contesto, diventano sempre più protagoniste le nuove tecnologie come il 5G e la realtà aumentata.

Gli esperti del comparto turistico consigliano quindi l’adozione di App all-in-one con funzioni che coprano le esigenze delle persone nell’intera travel journey. L’importante, allo stesso tempo, è tenere sempre in considerazione la User Experience, in modo che la presenza di numerose funzionalità non vada a complicare l’utilizzo dell’App da parte dell’utente.

Hermione Joye, Sector Lead di Google per il mercato APAC, ha commentato: “Stiamo assistendo all’ascesa delle App multiuso, uno strumento che dà ai marchi di viaggio un’opportunità di espansione. Abbiamo visto le compagnie aeree estendere i loro servizi oltre alla vendita del singolo posto, immaginate cosa possono fare gli hotel. La chiave è conoscere bene il proprio cliente e dargli ciò che desidera“.

Non ci resta che tenere d’occhio questo nuovo trend e vedere se si sposta oltre i confini asiatici, per atterrare anche in Italia e in Europa.