Expedia, i fattori che stanno influenzando i viaggiatori nella seconda metà del 2021

Cosa influenza maggiormente i viaggiatori nel 2021, il report di Expedia

Prezzo, flessibilità, sostenibilità, inclusione…Quali sono gli elementi che un viaggiatore cerca maggiormente nel 2021?

Ce lo spiega Expedia Group nel suo ultimo report Traveler Value Index, focalizzato sulle attuali tendenze in ambito turistico e sui comportamenti e desideri dei nuovi vacanzieri.

Il noto gruppo statunitense ha recentemente pubblicato una ricerca in cui ci rivela il cambiamento delle preferenze dei viaggiatori in tempo di pandemia e gli indicatori da tenere d’occhio nella seconda metà del 2021.

Come abbiamo già approfondito in altri articoli, la situazione che stiamo vivendo ormai da un anno e mezzo ha fatto emergere nuove aspettative, costringendo di conseguenza gli operatori del settore turistico a modificare le proprie proposte per andare incontro alle esigenze dei loro clienti.

I viaggi, in generale, continuano ad essere per molti la priorità assoluta e più di un terzo (34%) dei vacanzieri ha un budget più alto rispetto al 2020.

Vediamo quindi nel dettaglio quali sono gli elementi da privilegiare.

 

Nuove destinazioni ed esperienze esclusive

 

I dati raccolti da Expedia indicano che i viaggiatori sono pronti a uscire dalla loro zona di comfort. Tre quarti di loro sono propensi a scegliere una destinazione mai visitata e quasi un quarto (22%) desidera che il suo prossimo viaggio sia indimenticabile.

La scelta del tipo di esperienza e dell’operatore a cui affidarsi va poi a rispecchiare i valori personali dell’individuo. Ecco che due terzi degli intervistati dichiara di voler prenotare il viaggio attraverso operatori turistici che abbiano pratiche commerciali inclusive, a favore della comunità LGBTQIA+ e delle persone con disabilità.
Inoltre, ben tre intervistati su cinque sono disposti a spendere di più per un’esperienza che si riveli maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale.

 

Flessibilità e pulizia prima di tutto

 

Prima della pandemia, il prezzo era in genere l’elemento principale che veniva considerato al momento della prenotazione. Adesso invece è solo un fanalino di coda, preceduto da altri fattori percepiti come di maggiore importanza: politiche flessibili, rispetto delle norme di igiene e pulizia e delle misure di prevenzione del Covid-19.

Un altro fattore centrale è diventata la fiducia nel brand di riferimento. Di conseguenza, se i vari operatori turistici si prendono il tempo per capire meglio le esigenze dei viaggiatori e si impegnano a realizzare i loro desideri, potranno arrivare ad una nuova base di clienti, che rimarrà probabilmente fedele anche nel post-pandemia.

 

Differenze a seconda di età e provenienza geografica

 

Nonostante gli elementi cruciali nella scelta dell’esperienza di vacanza siano comuni, ci sono comunque delle piccole differenze riscontrabili nei vari Paesi e tra le diverse fasce di età.

Per quanto riguarda le prenotazioni alberghiere, per esempio, i viaggiatori sotto i 40 anni negli Stati Uniti e in Giappone hanno classificato la pulizia come il fattore numero uno. Stesso discorso vale per i viaggi aerei, per i quali però Millennials e Gen Z privilegiano prezzi più bassi.

Tuttavia, la maggioranza è concorde sul fatto che i vaccini siano la chiave per riaprire i corridoi di viaggio internazionali e quasi tre quarti (71%) dei travelers intervistati si dichiara a proprio agio con il concetto di passaporto vaccinale.

E voi, quali elementi avete riscontrato di maggiore impatto nella scelta della vacanza da parte dei vostri clienti? Qual è stato il fattore decisivo che ha generato la prenotazione?