Viaggi 2021? Italiani già pronti a partire

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Il 2020 verrà ricordato come l’anno di stasi nel turismo, un punto di non ritorno per il viaggio come lo conoscevamo, messo in discussione come mai prima. Un’esperienza ricreativa o legata al business, che davamo per scontata, fino all’insorgere dell’emergenza sanitaria.

Da alcuni mesi le persone in diverse parti del mondo stanno tornando a spostarsi, magari timidamente, ridisegnando un settore con connotati inediti.

Quali sviluppi ci aspettano nell’anno che verrà? Le prossime vacanze sono già nella mente dei viaggiatori? Sembra proprio di sì, stando al recente studio di eDreams.

 

Parola d’ordine: sicurezza

 

La ricerca condotta dalla nota agenzia online ha analizzato numerosi mercati – Italia, Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Regno Unito, Svezia e Stati Uniti – con sondaggi mirati a cogliere il sentiment rispetto a una ripresa dei viaggi.  Il dato sicuramente più interessante – e rassicurante – riguarda il nostro Paese: il 48% degli italiani avrebbe già iniziato a pianificare una vacanza nel 2021 e il restante 32% sta accarezzando l’idea. Le mete scelte rimangono per lo più a corto raggio (21%), nel solco del turismo di prossimità, ma non mancano i pianificatori di viaggi in grande (19%).

Nel quadro generale, i nostri connazionali pretendono sicurezza, conditio sine qua non per spostarsi di nuovo serenamente. Muniti di mascherine e gel igienizzante, infatti, il 47% del campione si dichiara tranquillo all’idea di partire nel 2021. Scrutando i numeri più da vicino, il sondaggio rileva che, dovendo scegliere il momento di maggior serenità, il 34% opta per la permanenza in hotel e appartamenti – in virtù delle misure post Covid adottate – il 23% indica il viaggio in aereo e il 18% il tempo trascorso in aeroporto. Non vi sfugga la rilevanza di simili informazioni: se, nell’organizzazione della vacanza, i potenziali ospiti troveranno, nella vostra presenza online, risposte chiare alle loro esigenze di sicurezza, probabilmente prenoteranno un soggiorno da voi. Come trasmettere fiducia in tempo di pandemia? Le best practices sono molte, a seconda dei canali che intendete coinvolgere, ritrovatele nel nostro articolo sulle strategie per la ripartenza del turismo nel post Covid.

Alla sicurezza in loco, nella mente del viaggiatore italiano, si affiancano necessità di ordine economico: per il 69% dei connazionali la garanzia di un rimborso in caso di mancata partenza è un incentivo trainante per la prenotazione di mete estere. La flessibilità dunque, in hotel come sui mezzi di trasporto, si conferma una priorità nel travel di oggi e di domani.

 

Comportamenti di acquisto e sentiment

 

Se spostiamo il focus sui comportamenti di acquisto, scopriamo che la pandemia ci ha resi (ancora più) attenti al budget: a noi spetta il podio (28%) per le prenotazioni con maggior anticipo e le conseguenti tariffe scontate. Ci seguono la Francia (24%) e il Portogallo (23%).

Ma dove viaggeremo nel 2021? Nei programmi dei nostri connazionali, sia entro e che oltre confine, si impongono le località di mare (42%), seguite da vacanze dedicate a sport all’aria aperta (21%), tour in città d’arte (17%) e wellness break (9%). Amanti dell’aria salmastra si dichiarano anche i portoghesi (39%) e i tedeschi (38%), meno propensi invece gli spagnoli.

A livello demografico, la prudenza verso i viaggi 2021 si concretizza in opposti trend di genere. Gli uomini italiani appaiono infatti più timorosi riguardo alla partenza (il 40% partirebbe più serenamente per l’estero se fosse stato approvato un vaccino, contro il 36% delle donne), mentre le connazionali (71% vs 67%) prestano maggior attenzione alle prenotazioni che garantiscano un rimborso per annullamento del viaggio. Indagando sulle fasce di età, lo studio di eDreams rileva un’anomala “leggerezza” con l’aumentare degli anni. I viaggiatori over 55 (8%) affermano di non necessitare di molte garanzie per partire all’estero (più prudenti i 20enni, convinti solo al 2%). La generazione più matura si conferma più rilassata anche stando ai dati dell’estate appena trascorsa: il 21% non ha modificato i propri piani originari per le vacanze, nonostante l’emergenza sanitaria, che ha invece spinto altre fasce di età a un ripensamento.

 

I trend oltre confine

 

Gli italiani, lo abbiamo visto, si dicono pronti a fare le valigie, chi per mete vicine, chi per lidi lontani. Come la pensano fuori dal Bel Paese? Quali umori e tendenze fotografa eDreams? Un dato interessante riguarda gli inglesi, i più spaventati dalla possibilità di contagio (41%) e meno propensi agli spostamenti. Gli spagnoli, nonostante tuttora fortemente fiaccati dalla pandemia in patria, palesano fiducia nelle misure anti-Covid, con conseguente intenzione di viaggiare – se protetti – nel 2021 (52%). I portoghesi, più nel dettaglio, si sentono al sicuro se verranno rispettati il distanziamento e l’obbligo di mascherine. Per quanto concerne i cosiddetti spazi safe, gli abitanti del Regno Unito affermano di sentirsi più protetti in aeroporto (26%), mentre gli americani in aereo (32%).

Entrando nel vivo dei progetti per il 2021, i tedeschi in prevalenza stanno già pianificando un viaggio per l’anno prossimo, si dimostrano i più pronti sulle brevi distanze (28%), come su spostamenti di più di 14 giorni e a lungo raggio (16%). Fanalino di coda gli svedesi, che nella maggior parte dei casi, oggi, non si fidano a prenotare per una partenza nel 2021.