Coolcations e cultura: i trend dell’estate 2025

leggi articolo completo...

Da un paio d’anni a questa parte stiamo assistendo a una trasformazione radicale del modo di viaggiare, innescata dall’evoluzione tecnologica e dalla crescente integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi decisionali dei viaggiatori

La ricerca del soggiorno perfetto è sempre più guidata da strumenti predittivi, raccomandazioni personalizzate e dinamiche di ispirazione che nascono online.
Questa rivoluzione sta riscrivendo le regole del marketing turistico, imponendo un ripensamento profondo delle strategie di engagement e conversione, come avrete ben capito.

Quindi cosa dobbiamo aspettarci dall’estate 2025? I dati dell’ultimo studio di Sojern confermano che la domanda turistica globale tiene il passo, pur cambiando forma e direzione: tra mete fresche, ritorni alle origini e desiderio di cultura, la stagione estiva si prospetta dinamica e ricca di opportunità.

 

Tendenze dagli USA: cresce il turismo domestico

 

Negli Stati Uniti, le prenotazioni aeree per destinazioni interne sono aumentate del 2%, con New York, Orlando e Miami in cima alle preferenze. A frenare il turismo internazionale statunitense contribuiscono nuove abitudini di consumo e la ricerca di vacanze più semplici e vicine. Calano le prenotazioni verso Caraibi (-2%), Europa e Asia (-4%), Messico (-9%).

Tuttavia, l’estate americana sarà movimentata da un importante torneo calcistico internazionale, che richiamerà tifosi da tutto il mondo verso Los Angeles, New York e Miami, potenziando così i flussi sia domestici che inbound.

Le tre principali destinazioni internazionali per gli americani restano:

  • Regno Unito (8,8%)
  • Messico (7,8%)
  • Italia (7,2%)


Il Canada segna un +6% nelle prenotazioni, anche se la riduzione dei prezzi aerei fa presagire una possibile flessione della domanda. I viaggiatori canadesi, invece, sembrano orientarsi verso il Messico, paese che segna una crescita nella prenotazione dei voli (+10 – 25%).

 

America Latina: esplorazione locale e attrattività culturale

 

Il Messico consolida la sua popolarità con una forte crescita del turismo domestico (+15%).
Gli Stati Uniti restano il primo mercato inbound, generando il 70% delle prenotazioni aeree verso il Paese. Le destinazioni più richieste sono Cancún (55%), Città del Messico (16%) e Cabo San Lucas (14%).

Nel resto della regione, il Perù attira con l’intramontabile fascino di Machu Picchu e i tour stagionali, mentre il Brasile vive un vero boom: +6% nelle prenotazioni estive, +17% nelle ricerche alberghiere.
I principali mercati? America Latina (+71%), Stati Uniti (+12%) ed Europa (+21%).
Le città protagoniste: San Paolo e Rio de Janeiro.

 

Europa: verso il clima fresco

 

La crescente attenzione al benessere e ai cambiamenti climatici portano i viaggiatori europei a cercare rifugio in mete più fresche.

Aumentano così i voli intraeuropei verso:

  • Estonia (+32%)
  • Islanda (+17%)
  • Norvegia (+11%)


Il Regno Unito registra una crescita del 12% dei voli in entrata, spinto da eventi culturali e musicali di grande richiamo, come i concerti dei Coldplay, la reunion degli Oasis e il festival di Glastonbury. Londra rappresenta il 75% delle prenotazioni sul territorio.

Le destinazioni estive tradizionali mantengono saldi risultati con Portogallo (+7% prenotazioni, +13% ricerche hotel), Spagna (+3%) e Francia (+1%).

Parigi si conferma tra le mete top anche grazie all’eredità positiva delle Olimpiadi 2024, mentre l’Italia, nel pieno dell’Anno Giubilare, conquista i viaggiatori americani (28% delle prenotazioni internazionali), con Roma al primo posto.

 

Medio Oriente e Asia Pacifico: crescita sostenuta

 

Nel Medio Oriente, gli Emirati Arabi registrano un +4% nelle prenotazioni aeree e un sorprendente +20% in quelle alberghiere. I mercati principali sono India, Arabia Saudita e Regno Unito.

Nel Sud-Est asiatico, Singapore cresce del 5%, trainata da Cina, India e Australia. Anche la Thailandia segna un +2%, grazie a una forte domanda da parte di Cina, Giappone e Corea del Sud.

Il turismo outbound dell’Asia orientale è in fase di ripresa. I viaggiatori giapponesi e sudcoreani preferiscono ora destinazioni come Shanghai, Taiwan e Bangkok.

In Australia, la domanda turistica cresce del 10%, alimentata da viaggiatori provenienti da Nuova Zelanda (+14,6%), Cina (+12,4%) e Stati Uniti (+9%).


L’estate 2025 si profila come una stagione strategica per l’’ospitalità. L’intelligenza artificiale, i big data e la capacità di interpretare i segnali in tempo reale stanno trasformando profondamente il modo in cui le persone scelgono, vivono e raccontano i propri viaggi.

In questo scenario, come albergatori dovrete mettere al centro l’ospite con offerte personalizzate e orientate all’esperienza: solo così otterrete un vantaggio competitivo duraturo.