Google: nuovi strumenti a supporto degli hotel

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Un anno dopo aver abbattuto i costi per i link di prenotazione di hotel su Google.com/travel, Google decide di ampliare la visibilità di questi listing e lancia nuovi strumenti studiati per incrementare ospiti e prenotazioni dirette in hotel.

Scopriamo insieme tutte le novità annunciate in questi giorni, a partire da un articolo di Phocuswire.

 

Free listing in Ricerca e Google Maps

 

Da ora in avanti, i link gratuiti per la prenotazione di strutture ricettive appariranno anche nella pagina dei risultati di ricerca (le SERP) e in Google Maps.

Quando un utente cliccherà su questi link verrà indirizzato al sito dell’hotel (o della piattaforma di viaggio online) dove potrà completare la prenotazione.

Ad annunciare le news in casa Google ha pensato il post blog firmato da Julie Farago, direttore tecnico di Google per i viaggi, che evidenzia la finalità dell’update con “l’aiutare i partner di viaggio ad estendere la loro portata e offrire ai consumatori una serie più completa di opzioni”.

Gli sviluppatori di Mountain View stanno inoltre lavorando alla creazione di nuove visualizzazioni dei dati che agevolino gli hotel e le OTA nella comprensione del traffico veicolato dai link di prenotazione gratuiti. Questo strumento di report comparirà in Hotel Center e verrà implementato, nelle prossime settimane, da ulteriori dati sulle impression e sul valore della prenotazione.

 

Condivisione di tariffe e disponibilità su Google

 

Tra le implementazioni in ponte, Google sta semplificando la procedura per la condivisione di tariffe e disponibilità da parte degli albergatori. A partire da aprile, infatti, gli hotel con appositi requisiti di idoneità – ovvero che abbiano un profilo business verificato su Google, possano accettare prenotazioni online e per i quali Google non disponga già di tariffe tramite un partner di integrazione – potranno inserire manualmente i prezzi delle proprie camere per attivare i link gratuiti di prenotazione.

 

 

Un altro aggiornamento per gli albergatori riguarda la funzione Post su attività locali (Local Post) nel profilo Google My Business, che permetterà di condividere informazioni sulla propria struttura – come eventuali modifiche alle norme COVID – descrizioni delle caratteristiche dell’hotel, foto e video.

Farago sostiene che questi inediti strumenti rientrano nella missione di Google “di essere una fonte affidabile di informazioni di viaggio”. I vertici aziendali affermano di “lavorare costantemente su nuovi modi per aiutare i partner di viaggio a connettersi con le persone in cerca del loro prossimo alloggio.”

A prescindere dai proclami di Big G, crediamo che queste funzionalità possano davvero fornire agli hotel maggiori opportunità di visibilità. Ricerca e Maps sono due servizi Google molto popolari, quindi l’implementazione dei link di prenotazione gratuiti qui potrebbe essere preziosa.

Le funzionalità di reportistica possono aiutare gli albergatori a farsi un’idea migliore di quante prenotazioni ricevono le schede gratuite di Google. Le informazioni su impression e valore della prenotazione, infine, contribuiranno ad inserire tali dati in un contesto più ampio e definito.

Si tratta quindi di un aggiornamento rilevante per gli hotel, ma anche un ulteriore segnale di un cambio di rotta del motore di ricerca, che sta costantemente penalizzando le OTA.

Voi cosa ne pensate? Condividete l’idea che Google stia remando contro alle OTA e (finalmente) a supporto degli hotel e delle loro prenotazioni dirette? Provate questi nuovi strumenti e fateci sapere se e quanto contribuiscono ad aumentare il vostro fatturato.