La ripresa dei viaggi nei Paesi APAC

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Una nuova ricerca del Mastercard Economics Institute ha evidenziato un trend in crescita nell’area Asia-Pacifico per la prima volta dopo la pandemia.

L’analisi, condotta su 9 mercati APAC e 37 mercati a livello mondiale, offre una panoramica complessiva sullo stato dei viaggi nella fase post-vaccino della pandemia di Covid-19, mostrando dati ottimistici per la prima volta dopo tanto tempo.

Vediamo insieme i punti salienti di questo report, basandoci sulla sintesi recentemente pubblicata su Webintravel.

 

La riapertura delle frontiere riporta l’Asia sulla mappa turistica

 

Stando ai dati, se le tendenze di prenotazione di aerei continueranno al ritmo attuale, si stima che 430 milioni di passeggeri in più voleranno nei Paesi APAC rispetto allo scorso anno.

Le prospettive di viaggio per la regione sembrano essere particolarmente buone, anche se la Cina e altri Paesi dell’Asia settentrionale ancora non hanno allentato del tutto le misure per entrare nel Paese, aspetto che probabilmente avrà ripercussioni sui dati di viaggio della regione e, più in generale, in tutto il mondo.

 

La domanda in crescita dovrebbe alimentare la ripresa dei viaggi

 

Dopo due anni in cui i viaggi sono stati scarsi o nulli nell’area Asia-Pacifico, l’allentamento delle restrizioni e la riapertura delle frontiere hanno innescato un’impennata della domanda sia in entrata che in uscita. Per esempio, la riapertura delle frontiere in Australia a inizio anno ha portato ad un aumento di voli prenotati verso destinazioni come Indonesia e Stati Uniti.

Inoltre, sembra che i travellers in APAC siano disposti anche a spendere di più rispetto al pre-pandemia.

 

La scelta della destinazione è influenzata dalle restrizioni di mobilità

 

Dall’inizio della pandemia i vacanzieri hanno sempre prediletto mete di viaggio con regole di accesso e permanenza meno complesse da comprendere e seguire. Per questo motivo, le mete più popolari si sono rivelate gli Stati Uniti, seguiti da Australia, Singapore, Regno Unito e Canada. Nei prossimi mesi, con l’allentamento delle restrizioni e la ripresa dei viaggi domestici, è possibile che questa tendenza si sposti invece a favore dei viaggi intraregionali.

 

Il costo dei viaggi rimane elevato in tutta la regione

 

I deficit innescati dalla pandemia hanno causato ovunque un aumento dei prezzi di volo e alloggio, rendendo lo spostamento sempre più oneroso in termini economici. Le tariffe aeree medie nella regione rimangono elevate, circa l’11% e il 27% in più rispetto al 2019, e i livelli di occupazione nel settore sono ancora decisamente più bassi rispetto al pre-pandemia.
Tuttavia, sembra che questo elemento non scoraggi i travellers di Asia e Pacifico, che sono pronti a riprendere a viaggiare dopo quasi due anni di stop.

Aumento della spesa interna per i trasporti

Con il crescente ricorso ai mezzi di trasporto nazionali, la spesa per il noleggio di auto negli ultimi due anni ha nettamente superato i livelli del 2019.
I viaggi nazionali via terra hanno registrato una forte domanda in molti mercati dell’area APAC, dove gli spostamenti on the road hanno riconquistato la loro attrattiva. La spesa per il carburante è aumentata costantemente a Singapore, Hong Kong, Filippine e Australia. Anche i trasporti pubblici e le compagnie di crociera sono sulla via della ripresa dopo un inizio lento dovuto alle restrizioni sui viaggi di gruppo.

Il trend complessivo generale è dunque molto buono. La zona di Asia e Pacifico sembra essere intenzionata a rimettersi in pista in questo 2022 per riconquistarsi la sua fetta di mercato e colmare la distanza con il resto del mondo.