La ripresa del turismo in APAC e i 4 nuovi tipi di viaggiatori

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“Il viaggio è diventato il lusso per eccellenza nel mondo odierno”, queste sono le parole di Hermione Joye, Sector Lead Travel di Google per il mercato APAC.

In occasione del WiT Singapore 2022, tenutosi dal 3 al 5 ottobre, Joye ha condiviso nel suo intervento gli ottimi risultati evidenziati da uno studio effettuato da Google e Kantar sullo stato attuale del travel nei paesi dell’area Asia e Pacifico.

In particolare, il report ha evidenziato quattro macro-tipologie di viaggiatori, definendole “archetipi”. All’interno di questi archetipi si identificano comportamenti e abitudini dei vacanzieri del post-Covid, con le loro analogie e differenze.

 

Il viaggio come fenomeno di rivincita

 

La ripresa turistica nel mondo APAC è stata lenta e faticosa sia per gli operatori del settore, sia per i vacanzieri stessi. Ecco che l’inabilità di potersi spostare per un tempo così prolungato come quello della pandemia ha dato luogo al fenomeno del “revenge travel”. Il 75% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver intenzione di viaggiare il più possibile nel prossimo futuro. Ad essere precisi, il 30-60% delle persone sta già viaggiando di più, con un ulteriore aumento della spesa per gli spostamenti.

Tuttavia, non tutti i viaggiatori sono uguali: Google e Kantar hanno evidenziato infatti ben quattro archetipi in cui suddividere i comportamenti dei vacanzieri APAC del post-Covid.

 

I 4 archetipi di viaggiatore nel post-pandemia

 

Vediamo nel dettaglio chi sono i nuovi viaggiatori e quali sono le loro caratteristiche principali.

Remote value seekers

La prima tipologia sono i Remote value seekers, nome che letteralmente significa “Cercatori di valore a distanza”. Questi rappresentano il 32% dei travellers APAC e si distinguono per le seguenti caratteristiche:

  • Sono viaggiatori domestici attenti al budget
  • Preferiscono vacanze all’aria aperta con amici e familiari
  • Mettono il relax al primo posto

Urban Traditionalist

Il secondo archetipo rappresenta i cosiddetti “Tradizionalisti Urbani”, che corrispondono a un 27% dei vacanzieri. Gli Urban Traditionalist:

  • Sono viaggiatori appassionati ma prudenti
  • Cercano di viaggiare in città internazionali per vacanze attive

All’interno del macro-gruppo dei Tradizionalisti Urbani, i viaggiatori australiani sono i più inclini ad attenersi a ciò che è già noto, mentre i Cinesi sono più aperti all’idea di esplorare nuove destinazioni. Molti di loro preferiscono vacanze più attive rispetto al passato, con il 50% in più di propensione a sperimentare nuovi brand e alloggiare in strutture ricettive dove non hanno mai soggiornato.

Luxury Loyalist

I “Tradizionalisti del lusso” rappresentano il 25% dei viaggiatori APAC e spiccano nel panorama dei travellers asiatici per i seguenti motivi:

  • Sono i clienti di maggior valore
  • Sono il segmento più fedele
  • Possono contribuire a diffondere il brand scelto attraverso un impegno digitale costante, in particolare sulle piattaforme video.

Questi vacanzieri mostrano una tendenza a spendere maggiormente per i loro spostamenti rispetto al pre-Covid, in un’ottica di “revenge travel”. Hanno il 70% di probabilità in più di assumere qualcuno che li aiuti a pianificare e prenotare i loro viaggi (34%) e, come suggerisce anche il nome, a differenza degli Urban Traditionalist, sono più propensi a prenotare solo con il precedente fornitore.

Eco-minded Families

Arriviamo ora all’ultimo archetipo rilevato dallo studio di Google e Kantar, ovvero la tipologia delle “Famiglie attente all’ambiente”.
Queste rappresentano il 17% dei vacanzieri e si caratterizzano per essere particolarmente attente al budget e per preferire viaggi immersi nella natura, organizzati da player che tengano in considerazione l’impatto ambientale.

 

Cosa accomuna le 4 tipologie di traveller

 

Se è vero che da una parte ciascuno degli archetipi evidenziati ha le proprie caratteristiche, dall’altra ci sono aspetti che accomunano tutti i viaggiatori dell’aria Asia-Pacifico. In primis, l’influenza che ha il digital marketing, i video soprattutto, sulla scelta della destinazione.

Quasi tutti i viaggiatori (98%), infatti, effettuano ricerche e acquisti di viaggio online e più della metà di loro (56%) viene intercettato da contenuti video durante il customer journey. Fondamentale diventa quindi l’utilizzo di strumenti come Youtube, TikTok, i reels di Instagram e i video promozionali su Facebook. Qui su Booking Blog troverete numerosi articoli che spiegano come sfruttare al meglio le funzionalità dei vari social network.

Cosa pensate di questa classificazione in archetipi? Come siete soliti o intendete approcciare un viaggiatore proveniente dall’area Asia-Pacifico? Fatecelo sapere tra i commenti.