Turismo in Europa, cosa è emerso allo Skift Forum Europe 2022

Leggi di più...

“Cauto ottimismo”: queste sono le parole che riassumono gli interventi dei principali leader del comparto travel che hanno partecipato allo Skift Forum Europe 2022.

L’evento, che si è svolto a Londra lo scorso 24 marzo, ha fatto il punto sulla situazione del turismo in Europa dopo due anni di pandemia e con una guerra in corso. In particolare, ha messo in luce come, nonostante il periodo difficile, il settore abbia dato prova di resistenza, trovando anche occasioni per rinnovarsi.

Vediamo insieme cosa è emerso durante il Forum.

 

Segnali di ripresa all’orizzonte

 

Secondo i dati rilevati da Skift a inizio 2022, il trend generale risulta ancora in calo se comparato allo storico del pre-Covid. In Francia, le prenotazioni di voli nel mese di gennaio sono inferiori di un 57% rispetto al 2019, stesso discorso per le prenotazioni alberghiere in Germania, che continuano ad essere in calo del 71%.

Tuttavia, la situazione non è completamente negativa, ci sono segnali che fanno capire che il comparto turistico è forte e in grado di gestire questo prolungato periodo di crisi.

Gli operatori del settore sono tutti concordi nell’affermare che si intravede una tendenza in crescita per quanto riguarda le prenotazioni del periodo estivo. Air France, per andare incontro alla crescente domanda, ha deciso di ampliare la propria offerta di voli, aggiungendo nuove rotte verso il Nord America, l’Africa, i Caraibi e l’Oceano Indiano.

Allo stesso tempo, nonostante le previsioni iniziali affermassero il contrario, sono in aumento anche i viaggiatori statunitensi che scelgono il nostro continente per trascorrere le proprie vacanze.

Inoltre, alcuni Paesi come Regno Unito, Francia e Germania iniziano di nuovo a registrare un buon equilibrio tra il numero di travellers domestici e quelli internazionali.

 

Sapersi adattare al cambiamento

 

Ma cosa sta determinando il successo di coloro che stanno registrando numeri positivi? La risposta è la capacità di sapersi adattare ai cambiamenti. La pandemia ha messo l’intero comparto travel di fronte a sfide mai viste prima, ma alcuni operatori del settore sono riusciti a introdurre una serie di strategie per portare la situazione il più possibile a proprio favore.

Il Covid ha costretto gli operatori ad essere uniti nella crisi, a cooperare tra loro e sapersi coordinare. È il caso di Atout France, ente nazionale che si occupa della promozione turistica della Francia. Il CEO Caroline Leboucher ha orgogliosamente riportato che nel 2021, per la prima volta, il suo team è riuscito a mettere d’accordo tutte e tredici le regioni francesi e lanciare un’unica campagna marketing per promuovere il Paese in dieci mercati europei diversi.

 

Tecnologia e sostenibilità sempre più importanti

 

Una scoperta positiva di questo periodo è stata la tecnologia. Inizialmente utilizzata quasi solo per ridurre la possibilità di contagio (tecnologia touchless), è stata ben presto rivalutata da molti operatori, che hanno trovato il modo di impiegarla nelle operazioni quotidiane. Per esempio, il tour operator TUI ha puntato proprio sulle nuove tecnologie per soddisfare i cambiamenti della domanda in tempo reale.

Sempre più importante poi è anche l’aspetto Green. La sostenibilità ambientale è un fattore che sta diventando prominente nelle scelte dei viaggiatori, fornendo di conseguenza lo stimolo necessario a compagnie aeree, tour operator e al mondo dell’hospitality per attuare una serie di cambiamenti necessari e rivedere la propria offerta in ottica eco-friendly.

In conclusione, i leader del settore turistico europeo ci dicono che nel 2022 la chiave del successo è racchiusa in tre parole: cooperazione, tecnologia e sostenibilità.