Il turismo lento guida sempre più le scelte dei viaggiatori 

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Viaggiare sì, ma perché? Perlopiù per abbracciare ritmi di vita meno frenetici rispetto alla quotidianità. Più sostenibili. E anche per stare a contatto con la natura. Insomma, il turismo lento ha scalato le preferenze dei viaggiatori da quando è arrivata la pandemia e non sembra destinato a fermarsi. 

Lo ha fatto durante il TTG (la principale fiera del turismo in Italia), grazie ai dati raccolti dalle tecnologie di intelligenza artificiale tra settembre 2021 e agosto 2022. 

Muoversi all’insegna di ritmi lenti e naturali

 

Piace sempre di più il turismo slow, con viaggi all’insegna del rispetto dei bioritmi. Sempre più persone scelgono la propria meta in funzione dello stile di vita da portare in vacanza, ben lontano dalla frenesia quotidiana.     

A confermare ancora una volta il trend, è una ricerca promossa dal Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi (Ce.R.T.A.), dell’Università Cattolica di Milano. Ripresa in un articolo di TTG Italia, nel post-pandemia il turismo lento fra breccia nel 54% degli italiani, distante solo un punto percentuale da un grande classico nostrano, il turismo gastronomico. 

Non stupisce che l’estate sia stata vissuta dai turisti principalmente in alloggi che prevedevano spazi all’aria aperta. La ricerca di un ritmo di vita meno frenetico del solito passa infatti anche dallo stretto contatto con l’ambiente. Una vacanza in mezzo alla natura -magari con i propri animali- permette di vivere alcune esperienze a base di ritmi lenti, per esempio con lunghe passeggiate in campagna o nei boschi, favorendo, va da sé, lo sviluppo di un turismo sostenibile.  

Ma l’estate passata ha visto emergere anche altre preferenze da parte dei viaggiatori, direttamente riconducibili all’esigenza di vivere una vacanza al contempo lenta e lontano dalle masse. In Italia hanno avuto grande impulso i piccoli centri culturali, così ricercati dal turismo undertourism. Borghi e piccole cittadine in contesti lontani dall’affollamento hanno infatti registrato le visite di numerose persone, che hanno scelto di viaggiare verso località meno note e contraddistinte da una significativa storia di cultura alle loro spalle. 

Insomma, lo slow tourism fa rima con sostenibilità e cultura. State promuovendo questi aspetti così significativi della vostra destinazione e del vostro albergo? 

Promuovere il turismo lento

 

La classifica ripresa da TTG Italia vede piazzarsi alla prima posizione il turismo balneare (82%). Non una novità per gli italiani, che da sempre scelgono in misura massiva il mare per cercare protezione e refrigerio al caldo dell’estate.  

Anche se lontano ancora dalla prima posizione, il turismo slow –a differenza di quello balneare, certamente più saturo- ha delle potenzialità ancora in buona parte da sfruttare. 

Se la vostra struttura ha le carte in regola per attrarre i viaggiatori che ricercano ritmi lenti per le proprie vacanze, ricordatevi di valorizzare questi aspetti nella comunicazione del vostro hotel. 

Dal sito internet ai social network, quanto la filosofia di un turismo a misura d’uomo permea la vostra comunicazione? È al centro delle strategie di marketing o resta sullo sfondo dei vostri contenuti? 

Ricordatevi di soddisfare sempre le esigenze dei vostri (potenziali) clienti dando loro quello che stanno cercando. Se volete sviluppare una strategia di marketing che esalti il vostro potenziale e vi renda attrattivi nei confronti dello slow tourism, potete pensare di rivolgervi a dei professionisti che prepareranno per voi delle campagne studiate su misura. 

 

In che rapporto siete con il turismo lento? Scrivetecelo nei commenti.