Viaggi in tempo di Covid, cosa cambia da aprile

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L’Italia si sta preparando all’allentamento graduale delle restrizioni Covid dal prossimo 31 marzo, data in cui decadrà in maniera definitiva lo Stato di Emergenza nazionale.

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un decreto che traccia una road map verso il ritorno alla normalità, con norme e date precise che ci accompagneranno per i prossimi mesi fino alla fine di giugno.

Si partirà il 1° aprile con l’addio al Green Pass per bar, ristoranti e attività all’aperto, mentre dal 1° maggio non ci sarà più l’obbligo di essere in possesso della Certificazione Verde né quello di indossare mascherine al chiuso.

Vediamo ora insieme quali sono i cambiamenti che più impatteranno sul comparto travel.

 

Cosa ci aspetta in Italia

 

La prima grande novità per il settore dell’hospitality è che già da aprile non sarà più necessario essere in possesso del Super Green Pass per poter soggiornare in hotel. Si tratta di una misura fortemente richiesta dal ministro del Turismo, per facilitare i soggiorni e gli spostamenti in vista della Pasqua e della stagione estiva.

L’obbligo del Green Pass rafforzato rimarrà tuttavia ancora in vigore – almeno fino al 30 aprile – nel caso di ristoranti, centri benessere, sale gioco, discoteche, cinema, teatri, sale concerto, piscine, palestre, congressi e convegni. L’unica eccezione riguarderà i turisti stranieri che potranno invece limitarsi a presentare la Certificazione Verde di base.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici e quelli a lunga percorrenza (come aerei o navi) rimarrà la necessità di indossare mascherine di tipo FFP2 per l’intera durata del viaggio, ma non sarà più richiesto di esibire il Green Pass insieme al biglietto.

Per tornare alla completa normalità dovremo attendere comunque il 1° maggio.

 

Il punto sui viaggi internazionali

 

A livello internazionale sarà sempre più facile spostarsi tra un Paese e un altro.

Sono molte le nazioni che hanno già cominciato a rimuovere le restrizioni, con la speranza di dare un boost al comparto travel in vista della stagione estiva. Un esempio recente è il Regno Unito, che ha deciso di togliere definitivamente il passenger locator form all’arrivo e l’obbligo di tampone per i viaggiatori non vaccinati.

In Europa, invece, si è preferito prorogare l’obbligatorietà del European Digital Covid Certificate fino a giugno 2023. Il regolamento per ottenere il Green Pass europeo è comunque stato modificato per adattarlo all’evolversi della situazione pandemica nei vari Paesi. Inoltre, si sta prendendo in considerazione la possibilità di includere in unico certificato vaccinale tutte le dosi ricevute, indipendentemente dal luogo in cui sono state eseguite, così da facilitarne il rilascio per le persone completamente immunizzate.

Non c’è dubbio che ci si stia muovendo in direzione di una ripartenza, resta però da vedere quali saranno le conseguenze dell’allentamento delle restrizioni sul numero di contagi, sulle ospedalizzazioni e sulle terapie intensive. La speranza è che il prossimo autunno non si rendano necessarie misure ancora più ferree di quelle attualmente in vigore, che andrebbero a mettere in ulteriore difficoltà un settore già provato da due anni di crisi.