Sostenibilità appare il mantra del travel nel 2022, sulla scia delle conseguenze nefaste del turismo di massa sull’ecosistema, che è tornato a respirare solo – ahimè – durante lo stop forzato della pandemia.
Ne è emersa una nuova, solida consapevolezza nei viaggiatori di tutto il mondo che, tornati a spostarsi, scelgono con maggior cura dove, come e in che misura agire per impattare il meno possibile sull’ambiente.
La pandemia di Covid-19 ha portato cambiamenti non solo nelle abitudini dei viaggiatori, ma ha anche rivoluzionato gli equilibri del mercato delle prenotazioni online. Con la notevole riduzione del volume dei viaggi e il taglio del budget destinato al marketing, gli albergatori sono consapevoli che ora è più importante che mai capire quali strategie di distribuzione guidano le prenotazioni.
Un nuovo rapporto di D-Edge Hospitality Solutions illustra quali sono i player che dominano il mercato dell’online booking in Europa e in Asia in questo momento.
Venti di ottimismo, recentemente registrati dal gruppo eDreams, vengono confermati anche dal CEO di Airbnb.
La ripresa del travel si starebbe avviando nella giusta direzione, stando almeno ai dati divulgati dai maggiori player dei viaggi online, come Expedia, Booking.com e, appunto, Airbnb.
Sin dal suo concepimento, il bonus vacanze ha provocato reazioni contrastanti e destato diversi dubbi. Nel momento in cui l’intero comparto del turismo aveva bisogno di un’ immediata liquidità per far fronte alla crisi legata al COVID-19, è stato introdotto uno strumento ritenuto da molti esperti del settore assolutamente insufficiente per soddisfare questo bisogno.
Certo, può risultare comunque un incentivo in più per prenotare una vacanza, ma quanto la misura si è dimostrata – e si dimostrerà – efficace per rilanciare il turismo?
Ce lo chiediamo anche perché, proprio nel periodo in cui gli albergatori stanno puntando a questa agevolazione per stimolare la domanda dei soggiorni tra Ottobre e Dicembre, arriva la notizia della presentazione di un emendamento al decreto Agosto, che potrebbe portare le OTA e Airbnb a intermediare sull’ iniziativa…e tutto ciò non può che far aumentare le perplessità e le polemiche a riguardo. leggi l’articolo completo…
Quando le persone cercano informazioni relative agli hotel su Google, è molto probabile che atterrino su un sito di viaggi anziché direttamente sul sito web di un albergo, sfavorendo, in ultima istanza, le prenotazioni dirette.
Sono passati almeno due anni da quando le maggiori città europee hanno richiesto una regolamentazione sugli affitti brevi. Anche l’Italia aveva interpellato la Corte di Giustizia Europea, sollecitando un riscontro sulla cosiddetta “legge Airbnb”.
Questa normativa prevede che gli intermediari degli affitti brevi comunichino i dati dei locatori e applichino una ritenuta del 21%, assicurando entrate costanti all’Erario e combattendo quindi l’evasione fiscale. Ed è proprio questa legge che Airbnb ha contestato, facendo ricorso. Commentiamo insieme gli ultimi sviluppi a riguardo.
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A Dicembre abbiamo assistito a diverse polemiche nei confronti di Google. Il colosso delle ricerche online sta diventando ora un gigante anche nel mondo del travel, mettendo in seria difficoltà OTA e Metasearch. Finora le conseguenze più importanti le aveva sperimentate Expedia, registrando nell’ultimo trimestre del 2019 un calo dell’utile netto del 22%, ed essendo costretta a cambiare strategia e anche CEO.
Oggi invece riscontriamo un cedimento da parte di TripAdvisor, che giorni fa ha annunciato la volontà di licenziare circa 200 lavoratori per tagliare i costi. La motivazione? Google sta intensificando la competizione nel mondo dei viaggi, portando come conseguenza minore visibilità organica, aumento dei costi per le campagne a pagamento e diminuzione delle revenue. leggi l’articolo completo…
Complice anche una sempre maggiore capacità di spesa dei Millennials e delle generazioni più giovani, la domanda di viaggi di lusso sta godendo di un periodo fortunato, già dagli ultimi mesi del 2019. E lo stesso può dirsi dei wellness travel.
Anzi, ad essere precisi, dati alla mano, il turismo del benessere è stato il segmento in più rapida crescita negli ultimi 5 anni.
Sono ormai tre anni che Airbnb ha lanciato la sua offerta relativa alle esperienze. Nella sua costante crescita, circa sei mesi fa, ha anche espanso il suo mercato verso le avventure – viaggi di gruppo – in tutto il mondo. Quali sono gli ultimi sviluppi a riguardo? leggi l’articolo completo…
Avete mai sentito parlare di Tiqets? È una compagnia olandese fondata nel 2014 che ha progettato una piattaforma per la prenotazione di biglietti per musei e attrazioni. Non solo. È diventata una delle startup europee con maggiore crescita, riuscendo a catturare l’attenzione di Airbnb che, qualche giorno fa, ha deciso di essere un suo investitore. leggi l’articolo completo…
Airbnb non finisce di stupire. Nella sua corsa verso la quotazione in borsa prevista per il prossimo anno, ha recentemente riportato sul Wall Street Journal i risultati finanziari del suo primo trimestre.
Mentre nella prima metà del 2019 le strutture alberghiere negli Stati Uniti registrano un calo degli utili relativi ai viaggi di business, il colosso Airbnb continua ad espandersi e lo fa proprio verso questo mercato
A poco più di un mese dal lancio dei pacchetti avventura, Airbnb non sembra voler fermare la sua corsa nel travel.
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