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Booking Blog™ – Il blog del Web Marketing Turistico

QNT Hospitality - Soluzioni web per il turismo
 
Saturday 18 May 2024

Come proteggere il brand del vostro hotel da Competitor e OTA sui motori di ricerca

leggi l’articolo completo...Non c’è niente che faccia più rabbia e danno economico agli albergatori che digitare il proprio brand name su Google e veder comparire in testa ai risultati di ricerca i link a pagamento di OTA e portali, che per tutto l’anno guadagnano sfruttando il nome del loro hotel e quello di molti altri (brand bidding).

Sebbene la maggior parte delle strutture condannino questa attività come illecita e scorretta nei confronti degli hotel, il “brandjacking” (o SEM hijacking, detto anche brand bidding) è accettato e tollerato da Google, che ne trae enormi benefici economici: gli investimenti PPC da parte dei portali sui brand name degli hotel affiliati ammonterebbero infatti a un 20% del totale delle loro campagne Adwords.

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Le OTA fanno bene all’Hotel: un nuovo studio conferma il valore del Billboard Effect

leggi l’articolo completo...Era il 2009 quando la Cornell University per la prima volta parlò del “Billboard Effect”, ovvero l’effetto positivo della presenza sui portali turistici online sulle prenotazioni dirette dell’hotel: lo studio effettuato prendendo a campione 4 hotel della catena JHM, dimostrava che la presenza su Expedia migliorava il volume delle prenotazioni dirette sui siti ufficiali delle strutture dal 7,5% al 26%.

Oggi la Cornell approfondisce gli effetti del Billboard Effect con un nuova e più approfondita analisi dal titolo “Search, OTAs, and Online Booking: an Expanded Analysis of the Billboard Effect”, realizzata dal professor Chris Anderson in collaborazione con comScore e gli hotel del gruppo IHG (tra cui Crowne Plaza e Holiday Inn).

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Coupon sites e vendite flash: forse opportunità, forse minaccia alla disintermediazione

leggi l’articolo completo...Groupon Citydeal, Groupalia, Glamoo e Poinx, Voyage privè e Jetsetter, ovvero quelli che in America chiamano “Coupon sites” e siti per le vendite flash, negli ultimi mesi si stanno sempre più  facendo largo nel settore travel, per la felicità di tutti i procacciatori di deal, lastminute ed offerte speciali di qualsiasi tipo.

Ogni giorno si riversano nelle nostre caselle di posta sconti che toccano anche il 90% del valore totale del prodotto o servizio, durano per una sola giornata e hanno una validità limitata nel tempo. Le offerte sono geo-localizzate per città, ma ci sono anche deal nazionali accessibili a tutti.

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Booking Blog “OTA Hidden Cost Calculator”: come calcolare i costi occulti delle prenotazioni sui portali

leggi l’articolo completo...La scorsa settimana abbiamo parlato di come nel panorama travel qualcosa si stia muovendo a proposito delle dinamiche di disintermediazione: il fatto che si sia parlato di grandi operatori turistici come American Airlines e Delta, non deve però far pensare che non sia possibile per le piccole strutture indipendenti effettuare una in egual modo decisa virata per riportare il focus sulle vendite dirette.

Ma da dove cominciare per raggiungere un buon livello di disintermediazione dai portali? Come trovare il giusto mezzo che permetta di incrementare le prenotazioni dirette e allo stesso tempo mantenere la visibilità sui siti intermediari?

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OTA: come sta cambiando il panorama della disintermediazione

leggi l’articolo completo...Proprio questa mattina leggo su USA Today che American Airlines, dopo aver abbandonato i portali di prenotazioni turistiche Orbitz ed Expedia, sta proseguendo nella ridefinizione dei rapporti con i canali distributivi on-line chiedendo ai portali di rivedere le proprie condizioni, in termini di commissioni e termini contrattuali sempre più restrittivi.

Intanto anche Delta si è sganciata da diversi portali minori come Vegas.com e CheapOair.com, nel tentativo di spingere maggiormente le vendite dirette sul proprio sito ufficiale.

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Video: piccolo Vademecum per la Disintermediazione

leggi l’articolo completo...Questa mattina ho trovato il tempo di guardare l’ultima conversazione video tra due dei blogger di turismo 2.0 che seguo con maggiore attenzione: Josiah Mackanzie e Guillaume Thevenot, quest’ultimo intervistato proprio qui su Booking Blog qualche tempo fa a proposito di TripAdvisor.

Durante quella che appare più come una chiacchierata informale che un video “didattico”, i due hanno affrontato diversi argomenti, tra cui la recensione di un sito turistico ed alcune considerazione sugli strumenti per gestire al meglio il canale Twitter, anche se chiaramente l’hot-topic della conversazione è la Disintermediazione: come è possibile favorire un aumento delle prenotazioni dirette? Come sapere quali sono le OTA più opportune a cui affidarsi? È possibile che anche la partecipazione sui social network sia utile a questo scopo?

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OTA vs. Sito dell’Hotel: 6 semplici mosse per favorire la disintermediazione

leggi l’articolo completo...Ogni tanto mi diverto a leggere i commenti della community Crazy Hotel, un gruppo che abbiamo creato su Facebook dedicato a tutti coloro che lavorano in hotel o nel turismo, dove possono raccontare le quotidiane imprese con i clienti e le loro richieste spesso assurde.

Qualche settimana fa, in mezzo alle comiche storie di front office e direttori, mi capita di leggere alcuni commenti relativi ai portali turistici a mio parere perfettamente esemplificativi di una situazione molto diffusa negli hotel italiani:

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Sito dell’hotel: un investimento ad alto ROI

leggi l’articolo completo...Il 2009 è stato l’anno che ha visto decollare il canale di vendita on-line a discapito di quelli più tradizionali, quali GDS, agenzie turistiche, telefono: di fatto Internet è stato l’unico canale in crescita dell’intero settore alberghiero (vedi articolo “Internet: la luce alla fine del tunnel…”).

Eppure allo stesso tempo, per la prima volta in tanti anni, si è verificata una vera e propria frenata delle prenotazioni dirette effettuate tramite sito ufficiale, mentre le OTA hanno guadagnato terreno incrementando la propria fetta di mercato del 5-6%. Non ci vogliono complicati calcoli per comprendere che mentre le prenotazioni dirette sono praticamente a costo zero, quelle tramite portale comportano ingombranti commissioni. Dunque perché questo forte aumento delle vendite indirette?

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In Business Listing su TripAdvisor: le prime impressioni

leggi l’articolo completo...Secondo quanto riportato da un comunicato ufficiale di TripAdvisor, la Business Listing, lanciata sul mercato da poche settimene, sembra aver già registrato una forte adesione da parte di molti albergatori.

Come detto in due precedenti post (TripAdvisor si propone come nuovo canale di prenotazioni dirette, TripAdvisor: la Business Listing è già attiva) la Business Listing di TripAdvisor permette agli hotel di inserire i contatti diretti (numero di telefono, indirizzo e-mail e link al sito ufficiale) all’interno del proprio profilo professionale su TA.

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Live from BTO ’09: “Disintermediation in the age of Web 2.0” – QNT Hospitality, Bookassist, Blastness

leggi l’articolo completo...ORE 14.45 – BTO
Sergio Farinelli di QNT Hospitality (nonchè Booking Blog), Andrea Delfini di Blastness e Yahya Fetchali di Bookassist s’incontrano sul palco per parlare di “Disintermediazione nell’era del Web 2.0”. A fare da moderatrice la professoressa Roberta Milano.

La Milano domanda: “Può il web 2.0 favorire la disintermediazione, per esempio attraverso l’utilizzo di social media che inducano il cliente a prenotare nel sito ufficiale dell’hotel?

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