Turisti cinesi: chi sono, cosa cercano e perché viaggiano in Italia

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Negli ultimi decenni, la Cina è emersa come una delle protagoniste indiscusse nel panorama turistico globale.

Nel 2019, il numero di turisti cinesi in uscita ha raggiunto circa 155 milioni, quasi il triplo rispetto al 2010. Questa crescita ha subito una battuta d’arresto nel 2020 con l’arrivo della pandemia, che ha portato il Paese a implementare rigorose misure anti-Covid, tra cui la chiusura delle frontiere, lunghi periodi di quarantena per i viaggiatori in entrata e severi lockdown locali. Tuttavia, con la revoca delle restrizioni, i viaggi outbound dalla Cina hanno ripreso slancio: nei primi sei mesi del 2023, oltre 40 milioni di cinesi hanno viaggiato all’estero.

Il 2024 si profila come un anno di svolta per il settore turistico cinese, con ricavi proiettati a toccare i 184,50 miliardi di dollari e un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 6,29%. Le previsioni indicano inoltre un volume di mercato che dovrebbe superare i 235,50 miliardi di dollari entro il 2028. Questi dati confermano chiaramente l’importanza crescente dei viaggiatori cinesi, rendendoli un segmento appetibile per lo sviluppo di strategie di successo nel settore turistico.

Andiamo ad analizzare nel dettaglio chi è il nuovo traveller cinese e cosa si aspetta dall’esperienza di viaggio, a partire dai dati raccolti da Value China, agenzia di consulenza che supporta le aziende nel migliorare il proprio posizionamento sul mercato cinese.

 

Il profilo del nuovo viaggiatore cinese

 

Il profilo demografico dei viaggiatori cinesi outbound è principalmente composto da giovani professionisti urbani, provenienti da grandi città come Pechino, Shanghai, Guangzhou e Shenzhen, anche se è in aumento anche il contributo da parte delle città di medie dimensioni. I nuovi traveller hanno in media tra i 20 e i 40 anni (82.8%), provengono da città di primo e secondo livello e il 69.7% ha un’istruzione universitaria o superiore.

Le motivazioni dello spostamento spaziano da motivi lavorativi alla semplice voglia di vacanza, con una chiara inclinazione verso prenotazioni spontanee: il 68% dei viaggiatori organizza il proprio soggiorno con meno di un mese di anticipo. Le donne sono un segmento importante, rappresentano infatti circa il 62% dei viaggiatori cinesi post-Covid, con una spesa media del 7.7% in più rispetto agli uomini. Le principali motivazioni che spingono le giovani donne cinesi a viaggiare sono il relax (61.2%), l’esplorazione di paesaggi naturali (60.2%), la cucina locale (50.2%), la cultura (33.7%), viaggi d’istruzione o momenti in compagnia di tutta la famiglia.

Il turista cinese è mobile-first e iper-digitalizzato: cerca ispirazione su piattaforme social come Xiaohongshu (una via di mezzo tra i nostri Instagram e Reddit) e Douyin (l’equivalente di TikTok) e prenota alloggi e trasporti tramite Ctrip e Fliggy. Inoltre, è abituato all’uso di tecnologie avanzate come la realtà virtuale e aumentata nei musei e nelle attrazioni turistiche per un maggiore coinvolgimento. Per questo, è fondamentale offrire a questi traveller servizi come check-in/check-out contactless e pagamenti mobile.

 

Le tendenze da tenere d’occhio

 

Uno dei trend più evidenti è lo spostamento verso viaggi personalizzati e spontanei. I viaggiatori digitali cinesi cercano esperienze uniche che riflettano una connessione profonda con la destinazione. In questo contesto, sono in crescita il turismo wellness e il turismo invernale.

Il turismo wellness attira per i suoi benefici sulla salute fisica e mentale, offrendo un’opportunità di relax irrinunciabile. È associato a destinazioni con risorse naturali come acque termali e aria pulita. In particolare le terme, integrate con attività artistiche e sportive, stanno diventando sempre più popolari, insieme a terapie speciali e servizi high-tech per trattamenti personalizzati.

Il turismo invernale ha conosciuto un boom grazie ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino del 2022. Si prevede che il numero di turisti invernali raggiungerà i 400 milioni nel 2023-2024, con entrate di 550 miliardi di RMB.

Molto apprezzato anche il turismo culturale, grazie a un crescente interesse per siti storici e luoghi culturali. In Cina le tecnologie digitali stanno trasformando le esperienze museali, offrendo ai visitatori interazioni più coinvolgenti e immersive, per poter apprezzare meglio il ricco patrimonio del Paese

 

Le preferenze per ciascuna generazione

 

Le preferenze variano a seconda dell’età: i giovani cercano emozioni e sfide, mentre i più anziani preferiscono relax e paesaggi naturali. Ciascuna generazione ha approcci distinti in termini di preferenze, budget e scelte di destinazione.

 

Generazione Z

 

La Generazione Z (nati tra la fine degli anni ’90 e il 2010) è fortemente influenzata dai social media. Preferisce viaggi di avventura e attività all’aperto come escursionismo, campeggio e rafting, ma apprezza anche un turismo di tipo urbano e culturale che prevede la partecipazione a festival musicali e mostre d’arte.

Il budget di viaggio è spesso limitato, quindi è sempre in cerca di opzioni di viaggio a prezzi vantaggiosi.

 

Millennial

 

I Millennial sono disposti a spendere di più per esperienze di qualità e alloggi di fascia medio-alta. Tendono a scegliere destinazioni con paesaggi meravigliosi e ricche di attrazioni culturali come monumenti storici e musei. Allo stesso tempo, prestano molta attenzione alle condizioni di sicurezza e salute delle destinazioni, assicurandosi che rispondano agli standard elevati.

In generale, sono attenti alla qualità delle strutture e dei servizi.

 

Generazione X

 

Gli appartenenti alla Generazione X (1965-1980) sono il segmento di traveller con maggiore ricchezza materiale accumulata. Si orientano verso esperienze che possono condividere con la famiglia e gli amici in luoghi naturali con montagne, mare e sorgenti termali. Sebbene siano propensi a scegliere prodotti di viaggio e alloggi a prezzi accessibili, prestano grande attenzione alla qualità dei pasti e degli spuntini locali. Il viaggio per loro deve essere un’esperienza sicura e gradevole, da tutti i punti di vista.

 

I turisti cinesi in Italia

 

Negli ultimi anni, l’Italia è diventata una delle mete preferite dai turisti cinesi, grazie a una combinazione di fattori economici e culturali. L’Italia attrae i viaggiatori orientali per la disponibilità di prodotti di lusso a costi più bassi rispetto alla Cina, dove sono soggetti a tasse e dazi. In particolare, Milano è la città preferita per lo shopping, rappresentando il 44% degli acquisti tax-free nel periodo giugno-agosto, con uno scontrino medio di 1.925 euro.

Una tendenza interessante nel 2023 è stata la preferenza dei turisti cinesi per i portafogli digitali (40%) per i rimborsi tax free, invertendo la precedente preferenza per il contante, che è passato dal 51% del 2019 al 30%. Questo cambiamento riflette l’evoluzione delle abitudini di consumo e la crescente digitalizzazione dei servizi.

I turisti cinesi mostrano poi un crescente interesse per la ricchezza storica e culturale italiana. Città come Roma, Firenze e Venezia, con i loro musei, gallerie d’arte e meraviglie architettoniche, sono mete particolarmente apprezzate. Infine, l’autentica cucina italiana è un altro grande must da non sottovalutare: tour gastronomici, degustazioni di vini in regioni come la Toscana e corsi di cucina sono attività popolari che offrono ai visitatori una full-immersion nei sapori tipici italiani.

Dopo aver approfondito chi sono i turisti cinesi e quali sono le loro preferenze, siete ora pronti a mettere in atto strategie mirate per accoglierli e soddisfare le loro esigenze. Noi di Simple Booking abbiamo stretto una partnership con Value China per fornire servizi e prodotti digitali nel mercato cinese e asiatico. Grazie all’integrazione dinamica del nostro booking engine con WeChat, la piattaforma social e di messaggistica più utilizzata in Cina, potete infatti vendere le vostre camere ai viaggiatori cinesi, raggiungendoli nel loro ecosistema digitale predominante. Siete pronti a intercettare i traveller del futuro?