Asia in ascesa: la nuova frontiera del turismo internazionale
10 Ottobre 2024 | nessun commento: scrivi il primo!Nel panorama turistico globale, due colossi asiatici stanno emergendo come protagonisti indiscussi: l’India e la Cina.
Nel panorama turistico globale, due colossi asiatici stanno emergendo come protagonisti indiscussi: l’India e la Cina.
Il turismo cinese sta sperimentando un periodo di ripresa guidato principalmente dalla generazione più giovane e tecnologicamente avvezza. Ce lo racconta in dettaglio un’analisi di Phocuswire.
Ci siamo. Il terzo e ultimo atto della proposta di legge per la difesa della sicurezza dei dati sensibili, voluta dal Comitato centrale del Congresso nazionale del Popolo cinese, è andato in archiviazione con l’approvazione della Data Security Law il primo settembre.
La Cina raccontata negli ultimi anni è sempre stata dipinta come un gigante mai sazio, la cui incredibile crescita del PIL si traduceva in un aumento dei consumi impressionante e a prima vista inarrestabile. Non è un caso che l’Europa dell’ospitalità abbia rivolto lo sguardo verso Oriente nella ricerca di nuovi mercati da aggredire. E non a torto.
Ma il gigante inizia a non sentire più i morsi della fame, tanto che la crescita dei consumi sta rallentando considerevolmente, anche durante i saldi per il Nuovo Anno lunare cinese, un momento che potremmo equiparare come importanza commerciale alle festività natalizie occidentali.
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I viaggiatori cinesi sono ormai considerati il Sacro Graal del turismo internazionale: tutti li vogliono ma pochi sanno come attirare la loro attenzione. Le destinazioni che mirano a diventare una meta turistica per i Cinesi, più che in pubblicità hanno investito sui social network.
Non Facebook, Instagram o YouTube – che in Cina sono censurati – ma WeChat e Weibo, i social più diffusi in Oriente. La città di New York ha raccontato pubblicamente la sua rapida crescita su questi canali grazie a una strategia mirata, e noi ne abbiamo approfittato per fare una piccola indagine sulla situazione italiana.
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Il settore travel, nonostante qualche bello scossone, non è mai stato così sano come negli ultimi dieci anni. Le tecnologie e gli investimenti in infrastrutture sono stati sicuramente un drive di crescita fondamentale, ma lo è anche il consolidamento e la crescita economica di Paesi così vasti e popolosi come la Cina, dove il viaggio internazionale è diventato ben più di un vezzo della classe agiata.
Il problema di mercati così specifici e particolari come quello cinese è riuscire a intercettarne gli utenti comunicando la loro stessa lingua commerciale: cosa desiderano davvero? Come si conquista un ospite cinese?
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Il turismo cinese sta diventando la norma in moltissime destinazioni, anche italiane. È stato calcolato che ben 135 milioni di cinesi viaggeranno all’estero quest’anno, rendendo la Cina il mercato travel in uscita più grande del mondo.
Una delle caratteristiche fino a oggi più comuni dei viaggiatori cinesi era la quasi totale dipendenza dai gruppi di viaggio. Si tratta di una tendenza piuttosto comprensibile, visto che viaggi fuori dal Paese sono relativamente una novità in Cina e lasciare che sia il tour operator a pensare a ogni dettaglio è considerato un comfort non da poco.
Sempre più persone prenotano hotel e voli da smartphone e tablet, cioè da mobile. Questa non è una grande novità. Ma quello che potrebbe esservi sfuggito è che sono soprattutto i viaggiatori dei Paesi orientali a farlo. In particolare i Cinesi.
Una nuova ricerca PhocusWright ci mette di fronte a questo incontrovertibile dato: la Cina si appresta a diventare il primo Paese al mondo in cui le prenotazioni online da mobile superano quelle da desktop.
La loro economia sta lentamente rallentando e gli attacchi terroristici gettano un’ombra sul turismo di casa nostra, ma la nuova classe di giovani cinesi benestanti progetta sempre più viaggi in Europa.
Lo conferma un accurato report realizzato dall’azienda di analisi Hurun Research Institute insieme a Marriott International, che contiene moltissimi dati per capire meglio questi nuovi viaggiatori in crescita, sempre più presenti anche in Italia.
La Cina e i Cinesi rimangono imperturbabili di fronte agli scandali, alle polemiche e agli strafalcioni di Expo 2015: solo pochi giorni fa è stato annunciato che i tre padiglioni progettati per l’evento sono già pronti ad aprire i battenti, per non deludere i tanti compatrioti che hanno in programma di partire.
Expo dice che sono già stati venduti 750.000 biglietti in Cina ma i viaggiatori cinesi attesi sono oltre 1 milione.
Nella Top 10 delle città più visitate in Europa nel 2013 quattro sono quelle italiane: Roma, Milano Firenze e Venezia. Lo studio che il gruppo alberghiero IHG Intercontinental Hotel Group ha commissionato alla Oxford Economics fotografa un’Italia tra i protagonisti indiscussi del turismo cinese.
Anche se la crescita economica della Cina lentamente diminuirà, non c’è dubbio che il Paese resterà uno dei mercati emergenti con più influenza sul turismo di domani, specie su quello italiano.
Se di recente in hotel avete notato un aumento dei turisti provenienti dalla Cina non c’è da meravigliarsi. Secondo il Chinese Tourism Administration nel 2013 i turisti cinesi che hanno viaggiato all’estero sono stati 97 milioni (14 milioni in più rispetto all’anno prima) e nel 2014 supereranno i 100 milioni.
La capacità di spesa di questi viaggiatori è la più alta in assoluto e, nonostante fino ad oggi i dati del turismo cinese in Italia non siano stati troppo incoraggianti, c’è da tenersi al passo coi tempi e con le loro necessità. L’aggiornatissimo report appena pubblicato da Hotels.com analizza dettagliatamente tutto quello che c’è da sapere sui nuovi turisti cinesi.
La scorsa settimana abbiamo visto che le vendite travel statunitensi via mobile conosceranno un forte incremento quest’anno. Ma l’America non è l’unico Paese che parla mobile: anche la Cina fa scintille.
eLong e Qunar, rispettivamente il portale e il metamotore di ricerca travel più conosciuti del Paese, raccontano una crescita delle vendite online – soprattutto mobile – senza precedenti.
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