Come essere protagonisti nell’era dell’AI
17 Aprile 2025 | nessun commento: scrivi il primo!
L’adozione crescente dell’intelligenza artificiale (AI) nell’ospitalità sta accelerando una trasformazione senza precedenti.
L’adozione crescente dell’intelligenza artificiale (AI) nell’ospitalità sta accelerando una trasformazione senza precedenti.
Nell’era della digitalizzazione, l’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il settore turistico, trasformando il modo in cui i viaggiatori esplorano e prenotano le loro esperienze. La sinergia tra OpenAI e Booking.com illustra questo cambiamento, proponendo un nuovo paradigma nella scoperta e organizzazione dei viaggi e sottolineando il ruolo sempre più influente della tecnologia nell’interazione tra viaggiatore e piattaforme online.
L’avvento dell’AI è stata – ed è – una rivoluzione della portata paragonabile a quella della nascita di Internet. Pensate sia un’esagerazione?
Noi no: tornate indietro con i ricordi all’era pre web, non sembra una vita o una dimensione fa?
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale generativa ha compiuto enormi progressi, conquistando un ruolo sempre più centrale nel settore del turismo.
Gli albergatori si trovano costantemente a confrontarsi con la sfida di aumentare le prenotazioni dirette, cercando di ridurre la dipendenza dalle OTA (Online Travel Agencies).
Il recente rapporto di Skift Research ha riacceso il dibattito, suggerendo che entro il 2030 le prenotazioni dirette potrebbero superare quelle indirette.
Ma questa prospettiva è davvero concreta o si tratta di un’aspettativa troppo ottimista?
Le prenotazioni dirette sono in aumento, mostrando una chiara preferenza dei viaggiatori per i siti web degli hotel rispetto alle Online Travel Agencies (OTA).
L’implementazione del Digital Marketing Act (DMA) ha segnato un punto di svolta significativo per il settore alberghiero europeo. Le modifiche apportate da Google Hotel a marzo 2024, per conformarsi al DMA, hanno causato una drastica riduzione del traffico e delle prenotazioni dirette degli hotel, registrando un calo del 36%.
I dati del 2023 riflettono una traiettoria positiva per l’industria dell’ospitalità e confermano l’importanza di una potente connessione GDS per gli hotel che cercano di capitalizzare la ripresa della domanda di viaggi d’affari.
C’era una volta un motore di ricerca con aspirazioni da OTA.
Un colosso di Mountain View che, passo dopo passo, feature dopo feature, erodeva spazio e quote di mercato ad agenzie di viaggio online, hotel e catene, compagnie di volo e rental holiday.
Spira aria di novità in casa Expedia.
I sentori del cambiamento, a dire il vero, si percepivano già un anno fa, quando il gruppo aveva nominato CEO Peter Kern, che, nel pieno della crisi Covid, sicuramente non aveva goduto di ottimo tempismo.
Risale a circa un paio di mesi fa, la notizia che l’antitrust USA ha avviato una causa per condotta anti-concorrenziale verso Google. Come in una battaglia, nel tempo si sono delineate vere e proprie fazioni. leggi l’articolo completo…
L’emergenza sanitaria legata al COVID-19 ha comportato diversi adeguamenti da parte delle strutture ricettive, non solo riguardo le misure adottate per assicurare la sicurezza dei propri ospiti ma anche per quanto concerne la comunicazione e le strategie di marketing.
E’ importantissimo infatti, in questo periodo rasserenare i viaggiatori su determinati aspetti, primo tra i quali l’igiene degli ambienti. A questo proposito sia gli hotel che le OTA e i metasearch, hanno aggiornato – da diversi mesi ormai – i siti web e i portali, inserendo informazioni sulle disposizioni adottate per garantire un soggiorno in completo relax.
leggi l’articolo completo…
Il colosso delle ricerche online è di nuovo sotto accusa. Ricorderete sicuramente i numerosi procedimenti e le multe complessive, per un totale di circa 9 miliardi, imposte dall’ Unione Europea.
Adesso è invece l’ autorità Antitrust degli Stati Uniti a puntare il dito contro Google.
Vediamo insieme il perché e le reazioni delle OTA a riguardo. leggi l’articolo completo…
L’epidemia di COVID-19 ha sconvolto la vita quotidiana di tutti noi, intaccando pesantemente il settore dei viaggi, costretto ad uno stop improvviso e mai affrontato prima. L’industria del turismo ha subito un colpo durissimo: la perdita, secondo il World Travel & Tourism Council, si aggira intorno ai 5,5 trilioni di dollari nel 2020.
Una cifra da capogiro, per tutti.
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